Trattamento Ortodontico Adolescenti

Trattamento Ortodontico Bambini

E’ importante visitare il bambino precocemente per verificare se esiste una buona armonia tra le componenti anatomiche e dentali che costituiscono l’architettura cranio-facciale; se ciò non fosse bisogna intervenire tempestivamente per stabilire un giusto equilibrio e raggiungere un’occlusione corretta.

Questa fase del trattamento ortodontico, chiamata ortodonzia intercettiva, non ha come obiettivo principale l’allineamento dei denti, ma il ripristino di una crescita armonica dei mascellari, la creazione del corretto spazio per l’eruzione dei denti permanenti, l’eliminazione o il controllo di abitudini viziate come il succhiamento del dito, la deglutizione scorretta, la respirazione orale, che possono compromettere lo sviluppo corretto delle arcate.

In questa fase si possono anche intercettare anomalie dello sviluppo e dell’eruzione dei denti, come la presenza di denti inclusi, agenesie o denti sovrannumerari.

Questa fase 1 del trattamento ortodontico, che generalmente si esegue tra i 5 e i 10 anni, è seguita da una fase di osservazione, che può prevedere l’utilizzo di apparecchiature di contenzione, e termina con il completamento della permuta dentaria che generalmente avviene tra 1 10 e i 13 anni.

Alla fase 1 può seguire, una volta completata la permuta dentaria, una fase 2 per completare l’allineamento, la coordinazione delle arcate e ottimizzare l’estetica del sorriso.

L’obiettivo della terapia intercettiva è proprio quello di eliminare o comunque ridurre l’invasività della fase 2, trovandosi al momento del completamento della permuta in una situazione più favorevole.

Tra le malocclusioni che richiedono un intervento precoce vi è sicuramente il morso incrociato, le terze classi, le contrazioni severe del mascellare superiore, il morso aperto, le crescite asimmetriche.

Le apparecchiature utilizzate in questa fase sono l’espansore rapido del palato, le apparecchiature funzionali, gli attivatori, la maschera di Delaire, i trainer funzionali.

Spesso nei casi in cui sono presenti abitudini scorrette della funzione (deglutizione atipica, respirazione orale, succhiamento del labbro) è molto utile un supporto attivo da parte di una logopedista, attraverso una terapia miofunzionale mirata che accompagni la terapia ortodontica.

Nel paziente adolescente ci si trova davanti ad un individuo che sta ultimando la crescita scheletrica, e ha già ultimato la permuta dentaria. Le malocclusioni da un punto di vista osseo sono ormai strutturate, ma molto si può ancora fare per sfruttare la crescita residua ed allineare le arcate per ottenere un sorriso armonico ed un’occlusione corretta, predisponendo la funzione masticatoria nella situazione migliore.

Le malocclusioni più frequenti sono le situazioni di affollamento, con mancanza di spazio per il corretto allineamento delle arcate, la presenza di eccessivo spazio, i denti proclinati, la presenza di eccessivo overjet (lo spazio anteriore tra i denti superiori e i denti inferiori) o il morso profondo. Spesso inoltre il trattamento ortodontico è necessario per il recupero di denti inclusi, che non sono erotti correttamente, o per gestire la mancanza di alcuni elementi che non si sono formati (agenesie).

prima

dopo

Le apparecchiature più frequentemente utilizzate sono le apparecchiature fisse multibracket, come i bracket autoleganti in acciaio, oppure in alternativa si possono utilizzare apparecchiature meno visibili come i brackets estetici in ceramica, o le apparecchiature invisibili linguali Incognito® o gli allineatori Invisalign®.

Al termine della terapia ortodontica attiva è indispensabile una fase di mantenimento, chiamata terapia di contenzione, per contrastare la naturale tendenza dei denti a spostarsi. In questa fase vengono spesso utilizzate mascherine trasparenti rimovibili da utilizzare la notte, oppure si posizionano splintaggi fissi nella parte interna delle arcate dentarie.

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